Damian Stayne, annunciatore dei miracoli odierni di Dio

06 Maggio 2021
Damian Stayne, fondatore della comunità cattolica “Cor et Lumen Christi” (Cuore e Luce di Cristo) ha accettato l’invito al CEI di Budapest. Grazie al suo servizio migliaia di persone sono state guarite in cinque continenti del mondo.

“Nell’Istituto Oncologico agli esami di controllo il medico non ha più trovato il tumore.” “Nella giornata di preghiera di guarigione mia madre, Maddalena ha sentito che il dolore nelle orecchie che l’aveva fatto soffrire da tanto tempo era sparito e per di più le sono spariti anche i dolori alle articolazioni e quelle alle ossa, in modo che è potuta tornare a casa senza il suo bastone, a piedi.” Le persone cha hanno partecipato ai corsi, alle preghiere comuni quidate da Damian Stayne hanno raccontato queste esperienze, e molte altre del genere.

Cinque continenti, migliaia di quarigioni miracolose

Durante il suo servizio svolto in cinque continenti della terra – è venuto più volte anche in Ungheria – migliaia di persone sono state guarite dalle loro malattie fisiche e psichiche, sono state donate da una profezia che gli aveva trasformato la vita, nutrite dalla forza dello Spirito Santo. Damian Stayne è padre di un figlio e di una figlia già adulti. Nel 1983 ha lasciato il suo lavoro, è andato a Parigi per avere esperienze nelle comunità carismatiche. Nella Comunità La Nuova Gerusalemme è rimasto profondamente toccato dal battito vivo, dalla semplicità e bellezza della tradizione mistica e monastica della Chiesa, nella Communità dell’Emmanuele è stato colpito dal rinnovamento nello Spirito Santo e dal servizio carismatico. Ha sentito la chiatama di Dio per fondare una comunità che unisca questi valori. Ha passato sette anni e mezzo in Inghilterra con il digiuno e con la preghiera e nel 1990 ha fondato la comunità “Cor et Lumen Christi” (Cuore e Luce di Cristo) che si definisce una comunità meditativa e carismatica dal cuore eucaristico.

Rinnova i tuoi miracoli!

Damian Stayne organizza conferenze e corsi in tutto il mondo, incoraggia la gente a vivere la fede, ad usare i carismi.

La partenza

Damian è rimasto molto dispiaciuto dal fatto che i grandi carismi sembrano sparire dalla Chiesa nonostante che Gesù li avesse promessi in modo molto chiaro ai fedeli. Ha iniziato a pregare e digiunare per avere la risposta a questa sua domanda e Dio gli ha concesso la risposta nella persona di un sacerdote indiano. Questo sacerdote indiano di Potta ha pregato per un uomo cieco di cui occhi ad un tratto si sono aperti e allora Damian ha avuto la sensazione di aver trovato quello che cercava. Da allora in poi sente sua la missione di far capire ai cattolici: “quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l'efficacia della sua forza e del suo vigore” (Ef 1,18-19) Ammette che questa è l’eredità di tutti i credenti.

Dagli inizia racconta: “È successo la notte prima dell’ultimo giorno dell’incontro di guarigione. Ho fatto servizio tra la folla, mentre altri lodavano il Signore. Stavo pregando per qualcuno perché potesse annunciare con forza il Vangelo quando ho sentito qualcosa alla schiena. Sapevo che Dio mi invita a pregare per qualcuno che ha problemi alla schiena. Mi sono girato e ho visto una donna seduta in sedia a rotelle. Mi sono spaventato, ho subito pensato: è esagerato, non prego per la guarigione di una che sta nella sedia a rotelle. Ho chiesto alla signora dei suoi problemi e lei mi detto di avere dolori alla schiena. Ho avuto paura a pregare per lei, perché forse non sarebbe successo niente, ma nel frattempo sapevo che Dio mi chiedeva di fidarmi della fede per cui pregavo io stesso. Ho riunito alcune persone della mia comunità a pregare insieme per lei. Prendeva tanti potenti antidolorifici e sentiva forti dolori se doveva alzarsi o camminare. Ha detto che da anni non camminava senza l’aiuto del deambulatore, ma dopo alcuni minuti di preghiera si è alzata dalla sedia a rotelle e camminava, correva su e giù per la sala senza il minimo di dolre. Dopo essere tornata a casa suo marito che prendeva cura di lei è rimasto colpito di come camminava sua moglie. Sono rimasto in contatto con lei, sono passati cinque anni da allora e sta ancora bene, vive una vita normale. Questa guarigione mi ha cambiato, mi ha aiutato a crescere nella fede e desiderare di più. Poi nel 2001 ho fondato la Scuola dei Carismi per formare e incoraggiare le persone nella fede perché diventino strumenti nelle mani di Dio.”

Perché ce n’è bisogno?

“Oggi la gente si sente minacciata per tanti motivi e ha bisogno di sentire l’esistenza di qualcuno buono, forte, qualcuno che gli vuole bene, la può difendere, sostenere. Per questo penso che sia importante la manifestazione della forza di Dio soprattutto nel campo della guarigione. I miracoli sono segni della vicinanza del Suo Regno. Negli ultimi anni è cresciuta l’interesse e l’apertura per le cose religiose. Non possiamo non vedere che la gente viene tanto attratta dai metodi del New Age, della naturopatia. Molti credono nella medicina soprannaturale e vanno da quelli che possono offrirglela. Per questo è importante far vedere che il nostro Dio è più grande, più forte di tutto. Penso che è in gioco l’ autenticità del Vangelo, la gente vuole sapere dove sta la vera potenza spirituale. I segni e i miracoli dimostrano in modo chiaro che Gesù vive ed è il Signore di tutto l’universo.”

Nel suo libro tradotto in ungherese – con il titolo Újítsd meg a csodáidat! (Rinnova i tuoi miracoli!) – Stayne chiarisce il vero significato della parola carisma. Charis è una parola greca, signifiga grazia, il carisma è un dono avuto per la grazia di Dio. Spiega che l’apostolo Paolo usa la parola carisma in cinque modi: in parte per quando riguarda i doni che vengono da Dio – matrimonio, celibato –, poi a proposito di Israele, quando usa l’espressione “I doni… di Dio sono irrevocabili”. In seguito quando con la parola carisma rimanda alla vita eterna, e anche al dono – probabilmente lo Spirito Santo – che aveva ricevuto da Timoteo mediante l’imposizione delle mani. Alla fine Paolo usa questa espressione per descrivere i doni spirituali. Secondo Damian Stayne “i carismi fanno ardere e rivivere la fede, rivelano che Dio è reale e dinamico. Colgono l’attenzione dell’uomo e la indirizzano a Gesù”.

Dio ci vuole usare!

“Non basta semplicemente credere che i miracoli esistono, ma dobbiamo credere che Dio ci vuole usare per i suoi scopi, e questa non è una cosa che possiamo raggiungere facendo gli esercizi per crescere spiritualmente, ma è dono di Dio, e dobbiamo desiderare tanto questo dono, dobbiamo chiederlo. Non possiamo essere efficaci, vedere grandi guarigioni senza il dono della fede” – ha detto in un’intervista al Goodnews.

Per vedere la conferenza di Daniel Stayne in ungherese clicca QUI. Se vuoi partecipare personalmente all’incontro con lui registrati sulla pagina iec2020.hu.

Foto: Magyar Kurír

Fonte: Cor et Lumen Christi Magyarország